ELIO PULLI
figlio d'arte cresciuto in bottega
Il maestro elementare di Lecce Giuseppe Pulli, nonno di
Elio, aveva aperto una scuola elementare ove
insegnava e
dove, appassionato d’arte, musica e letteratura, ed egli
stesso apprezzato poeta, offriva un punto d’incontro
agli artisti e agli uomini di cultura.
Il figlio Giovanni, cresciuto in questo ambiente così
ricco di stimoli e mostratosi promettente artista, era
stato iscritto alla Bottega dello scultore Guacci per
apprenderne l’arte.
Nel 1929 ricevette dallo stesso Guacci un incarico che
lo portò a Sassari, dove si stabilì e aprì una Bottega.
Qui nacquero i figli Elio, nel 1934, Cenzina, Iride e
Livio, che si aggiunsero a Leda, Almae Claudio, nati a
Lecce.
Tutti gli artisti dell’epoca frequentavano la Bottega di
Giovanni Pulli, dove si incontravano Eugenio Tavolara,
Filippo Figari, Stanys Dessì, Costantino Spada, G.
Magnani, Libero Meledina, G. Più, Video Anfossi,
Francesco Becciu, Busia, Fabio Lumbau.
La musica, la pittura, la scultura, la ceramica,
l’artigianato artistico di ogni tipo convivevano in
questo cenacolo d’arte; inoltre Giovanni Pulli insegnò
scultura per nove anni all’Istituto d’Arte di Sassari.
In seguito Elio ha continuato ad occuparsi della Bottega
fondata dal padre. Nel 1952, a soli diciotto anni, Elio
Pulli vinse il Premio Michetti a Francavilla a Mare; nel
1955 il Premio Marzotto e nel 1959 il Premio Cinisello
Balsamo. Nel 1955 a Roma, nella galleria d’arte ‘Il
Vantaggio’ di Giuseppe Sciortino, critico d’arte, venne
esposto un dipinto di Elio Pulli in una mostra
collettiva, insieme ad opere di Guttuso, De Chirico,
Fausto Pirandello, Mafaied altri.
Il dipinto fu subito venduto e tutti i pittori vollero
conoscere il giovane artista, cui fu proposto anche di
esporre alla VI Quadriennale Nazionale d’Arte
contemporanea, che dette a Elio Pulli l’opportunità di
andare a Roma e frequentare quei grandi artisti. Si
fermò per un anno nella capitale fino a che, mosso dalla
nostalgia, tornò in Sardegna.
Diede vita, a Tramariglio, nei pressi di Alghero, ad una
Bottega seguendo la tradizione del padre, si sposò con
Annamaria Columbano ed ebbe tre figli: Nella, Michele e
Tiziano.
Affrontò personali importanti nel 1953, 1954 e 1955 a
Sassari, nel 1969 a Cagliari, nel 1991 nuovamente a
Sassari, nel 1995 a Milano, nel 1996 a Todi e nel 2001 a
Firenze e a Pisa. Nel 2001, in occasione dell’apertura
al pubblico del Palazzo della Frumentaria, il Comune di
Sassari volle dedicargli una mostra antologica.(Si
ringrazia Gabriella Torri per il contributo di notizie
riguardanti la famiglia di Elio Pulli, oltre a preziose
ricerche sulla produzione dell’Artista).
12 V. GOLZIO,
Seicento e Settecento,
tomo II, Torino, 1968, p. 1377.13 F.G. LO BIANCO,
L’organizzazione dei lavoratori,
Roma, 1939.14 Ibidem
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